Il premier ha sostenuto di provare una profonda ammirazione e rispetto per gli atleti, per i ciclisti della “Vuelta”; ma ha detto di provare anche “un immenso rispetto e una profonda ammirazione per una società civile, la spagnola, che si mobilita contro l’ingiustizia”

MADRID – Né Russia, né Israele. Il presidente del Governo, Pedro Sánchez, non solo ha difeso le manifestazioni di protesta che hanno interrotto più volte il normale svolgimento de la “Vuelta” ed evitato che nell’ultima tappa i ciclisti potessero raggiungere la meta, ma è andato oltre. Ha chiesto, che a Israele, come è stato fatto con la Russia dopo l’invasione dell’Ucraina, sia proibita la partecipazione ad ogni manifestazione sportiva.

“Il dibattito aperto dopo quanto accaduto a Madrid, dovrebbe avere eco in ogni angolo

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