Si è detto convinto che un approccio troppo aggressivo potrebbe “spaventare i mercati, far fuggire gli investitori italiani e stranieri e danneggiare l’economia del Paese”

MADRID – “Banche e assicurazioni non sono né devono essere considerate mucche da mungere”. Lo ha detto, nel corso del dibattito “Unione del Risparmio e degli Investimenti: Risultati e Prospettive”, Antonio Tajani, vicepremier e ministri degli Esteri.

Toni netti e decisi. Il vicepremier, nell’evento organizzato dall’Associazione Nazionale fra Imprese Assicurative (Ania), ha subito messo in chiaro quanto distante sia dalle posizioni di coloro che ritengono le categorie solo fonti di prelievo forzoso, “il peggior nemico della società al quale estorcere denaro”.

Tajani si è detto convinto che un approccio troppo aggr

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