servizio di MARIZA BAFILE

In una Italia stremata dal dopoguerra, la via dell’emigrazione appariva come unica alternativa possibile a migliaia di persone schiacciate da una situazione economica tremendamente precaria. Tali necessità erano, poi, abilmente manipolate da una propaganda governativa che vedeva nell’emigrazione il mezzo più semplice per arginare i gravissimi problemi della disoccupazione, del sottosviluppo e della povertà soprattutto nel Sud.

Seguendo dunque una politica semplicista e di comodo, si spingeva, con ogni mezzo all’espatrio masse di persone che per la maggior parte, una volta all’estero, non ricevevano più alcun aiuto dalla Madrepatria.

Tra tali propagande, sbarrate le frontiere del Nord America, appannatosi il miraggio dell’Argentina, spiccava quella che presentav

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