Il nuovo rapporto dell’Unctad denuncia il crollo economico del Territorio Palestinese Occupato: Pil tornato ai livelli di dieci anni fa, Gaza in povertà totale e Cisgiordania paralizzata dalle restrizioni.

MADRID. – Il Territorio Palestinese Occupato vive una delle fasi economiche più critiche della sua storia recente. Lo afferma l’Organizzazione delle Nazioni Unite per il Commercio e lo Sviluppo (Unctad) nel rapporto Sviluppi nell’economia del Territorio Palestinese Occupato , che descrive un collasso senza precedenti dovuto a due anni di operazioni militari e a restrizioni strutturali che perdurano da decenni. Secondo l’agenzia, la crisi attuale rientra tra “le dieci peggiori registrate a livello mondiale dal 1960”.

A Gaza, la situazione è drammatica: l’intera popolazione è sprofonda

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